Google e Transcriptic riaccendono il dibattito sull’ automazione.

Google e Transcriptic riaccendono il dibattito sull’ automazione.

13/01/2014 Off Di LabIta
transcriptic google laboratorio automatizzato

Uno dei robot transcriptic in laboratorio

Transcriptic, una startup nell’ambito della robotica finanziata da Google Ventures sta cercando di automatizzare i cosiddetti “wet laboratory” con una nuova generazione di robot automatizzati in grado di spostarsi fisicamente all’interno del laboratorio. I ricercatori inviano delle materie prime e campioni e non sono esposti a rischio biologico BL-2, BL-3, o BL-4, mentre i robot della Transcriptic prendono il sopravvento e svolgono tutti i test.

La maggior parte dei compiti che i ricercatori svolgono, sostiene Transcriptic, sono ripetitivi e monotoni, come il trasferimento di liquidi, applicazione di stessi test su campioni multipli, e li privano di tempo prezioso che avrebbero potuto altrimenti utilizzare a rivedere la letteratura scientifica, progettare ed eseguire nuovi esperimenti o effettuare attività di controllo di qualità. L’azienda sostiene che l’evoluzione verso l’automazione non minaccerà i posti di lavoro nei laboratori, ma andrà a creare competenze specifiche nel monitoraggio, manutenzione, programmazione dei robot. Transcriptic, con il suo laboratorio completamente automatizzato, ambisce a fare quello che hanno fatto i robot per l’industria manifatturiera: l’ azienda riceve i campioni dai suoi clienti per fornire procedure comunemente eseguite come genotipizzazione ,  clonazione delle cellule,  biobanche, e applicazione di test diagnostici.

Transcriptic , ad un solo anno di età, conta già clienti come Stanford , Caltech , UC San Diego e Università di Chicago, ma conta di spostare presto il tiro anche al settore ospedaliero e diagnostico.

L’Italia è ancora lontana da un’evoluzione verso la totale automazione delle procedure diagnostiche, soprattutto grazie al fatto che la dimensione media dei laboratori è ancora piccola rispetto agli Stati Uniti, ma la direzione intrapresa minaccia di aggiungere benzina al dibattito su automazione e Point Of Care, che allontanano dal tecnico una parte importante del processo diagnostico, pur promettendo minori costi ed errori.